Un giorno vi svegliate e notate che la vostra piscina è diventata verde. Avete cercato online la guida migliore per il trattamento d’urto e seguito alla perfezione le istruzioni. Ma… la piscina è ancora verde dopo il trattamento.
La frustrazione è reale. Il trattamento shock di solito impiega dalle 24 alle 48 ore per rendere l’acqua completamente limpida, ma diversi fattori possono interferire. Il bilanciamento del pH dell’acqua gioca un ruolo fondamentale. Quando il pH raggiunge 8, il cloro diventa efficace solo al 25%. Ecco perché è necessario mantenere i livelli tra 7,2 e 7,4 prima di procedere. Anche i fosfati alti sopra i 500 ppb (1 ppb è un grammo di soluto disciolto in un miliardo di grammi di solvente) possono alimentare le alghe e rendere inutile il trattamento.
Quello che non vi hanno mai detto
Potreste rimanere sorpresi dal motivo per cui l’acqua rimane verde anche se avete seguito tutti i passaggi correttamente. Il problema potrebbe essere dovuto a un prodotto shock scaduto, a un dosaggio errato (servono 450 g per ogni 38.000 litri d’acqua), o all’ossidazione del rame, soprattutto se usate acqua di pozzo. Questo articolo svela i segreti che i professionisti raramente condividono sul trattamento d’urto per una piscina verde, e i motivi nascosti per cui il vostro intervento potrebbe non funzionare.

Perché la vostra piscina è ancora verde dopo lo shock
L’acqua resta verde anche dopo aver usato il trattamento d’urto? Vediamo cosa succede davvero nella chimica dell’acqua invece di passare a soluzioni rapide.
Crescita di alghe nonostante il cloro
Le alghe possono continuare a crescere anche se i livelli di cloro sono corretti, ma se altri parametri dell’acqua non sono bilanciati. Il problema peggiora con un pH alto che rende il trattamento inefficace. Le alghe consumano il cloro mentre questo cerca di eliminarle, creando un ciclo continuo a meno che non risolviate la causa alla radice.
L’alto pH riduce l’efficacia del cloro
Il legame tra pH e cloro è essenziale. Più alto è il pH, meno efficace è il cloro: 45% di efficacia con un pH pari a 7,5; solo 25% di efficacia con un pH pari a 8.0.
Quindi state sprecando prodotti chimici mentre le alghe si moltiplicano. Ricordiamo che il pH (ossia il potenziale di idrogeno) è una grandezza fisica che indica l’acidità o la basicità di una soluzione acquosa.
Ossidazione del rame che colora l’acqua
Non tutta l’acqua verde è causata da alghe. A volte la causa è l’ossidazione del rame (come la accade per la Statua della Libertà). Questo succede quando il cloro reagisce con il rame proveniente da acqua di pozzo o da alghicidi a base di rame. Il trattamento shock accelera l’ossidazione, rendendo l’acqua verde anche se le alghe sono state uccise.

Livelli di cloro libero troppo bassi
L’acqua può restare verde se il cloro libero scende troppo rapidamente dopo il trattamento. Deve rimanere tra 1 e 3 ppm (parti per milione) per essere efficace.
Se scende sotto 1 ppm, l’acqua è vulnerabile. Il sole può far calare il cloro di 2–4 ppm al giorno nelle piscine scoperte. Detriti, squilibri chimici e un alto numero di bagnanti peggiorano il problema. Nella foto a fianco, è rappresentato un caso limite, particolarmente critico. Un caso che, trattato in modo adeguato, può comunque essere risolto.
Errori comuni nel trattamento shock
Fare un trattamento shock richiede più che versare semplici prodotti in acqua. Evitate questi errori comuni:
- pH errato: con pH 8, il cloro funziona solo al 25%. Il valore ideale è tra 7,0 e 7,4.
- Prodotti scaduti: il cloro liquido perde efficacia col tempo. Controllate le date di scadenza sul contenitore.
- Trattamento durante il giorno: la luce solare degrada il cloro. Meglio farlo di notte.
- Saltare la spazzolatura o l’aspirazione: le alghe si nascondono e non vengono eliminate senza strofinare bene tutte le superfici.
Tornare all’azzurro da veri professionisti
Avete speso soldi per lo shock ma la piscina è ancora verde? Ecco come risolvere il problema come fanno i professionisti.
- Passo 1: controllate e bilanciate pH e cloro
Il primo passo è controllare i valori. Il pH dovrebbe essere tra 7,2 e 7,6 (meglio verso il 7,2). Il cloro libero deve restare tra 1-3 ppm (parti per milione). Anche l’alcalinità va mantenuta tra 80-120 ppm per stabilizzare il pH. - Passo 2: spazzolate a fondo pareti e pavimento
Se la chimica è a posto, prendete una spazzola rigida e strofinate bene tutte le superfici, specialmente angoli, scale e dietro le scalette. Se l’acqua si intorbidisce, è un buon segno: state liberando le alghe per permettere al filtro di catturarle. - Passo 3: filtro in funzione continua
Fate girare il filtro 24–48 ore non stop. Controllate la pressione e fate un controlavaggio se necessario. Se avete un filtro a sabbia, potete aggiungere un flocculante nello skimmer per velocizzare il processo. - Passo 4: usate chiarificatore o flocculante
Se l’acqua è ancora torbida dopo 24 ore:
Chiarificatore: agglomera le particelle per facilitarne la cattura (richiede qualche giorno).
Flocculante: agisce in 12–24 ore, facendo precipitare i residui sul fondo (da aspirare direttamente allo scarico). - Passo 5: aggiungete un sequestrante per metalli
Se il test rileva rame (tipico con acqua di pozzo o prodotti al rame), usate un sequestrante per metalli. Questo lega gli ioni metallici ed evita l’ossidazione. Filtrate bene l’acqua dopo l’uso.
Come prevenire che la piscina diventi di nuovo verde
Una chimica sbilanciata o alti livelli di fosfati portano al ritorno dell’acqua verde. Ecco cosa dovete fare:
- Mantenete il pH tra 7,0 e 7,6
- Mantenete il cloro libero al 7,5% del vostro livello di CYA, acido cianurico (es. 3 ppm di cloro con 40 ppm do CYA)
- Testate pH e cloro ogni due settimane, alcalinità e durezza calcica una volta al mese
- Tenete i fosfati sotto i 125 ppb. Usate un rimuovi-fosfati quando superano i 500 ppb (circa 30 ml ogni 19.000 litri a settimana)
- Evitate alghicidi al rame – preferite quelli privi di metalli

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Anche la pulizia regolare è fondamentale. La spazzolatura manuale è ottima per le alghe, ma un robot pulisci piscina come l’Aiper Scuba X1 Pro Max è ideale per la manutenzione quotidiana. Rimuove detriti e particelle microscopiche, riducendo la carica organica e lo sforzo del filtro.
Manutenzione dei filtri
- Pulite i suoi filtri a cartuccia ogni 2–6 settimane o quando la pressione sale di 8–12 PSI
- Ammollateli una volta l’anno in una soluzione apposita
- Fate il controlavaggio dei filtri a sabbia regolarmente
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Piscina verde: conclusioni
Una piscina ancora verde dopo un trattamento shock può essere frustrante. Ma ora sapete cosa fare. Il pH corretto (7,2–7,4) fa la differenza tra uno spreco di prodotti e un trattamento efficace. Le cause principali di insuccesso includono fosfati alti, ossidazione del rame e un calo rapido del cloro libero. Prodotti scaduti e trattamenti fatti di giorno peggiorano la situazione.
Il nostro metodo in cinque passaggi offre una strategia completa:
- Chimica bilanciata
- Spazzolatura accurata
- Filtraggio continuo
- Chiarificatori o flocculanti se serve
- Sequestranti per i metalli